domingo, 31 de octubre de 2010

come (non) uscire da Facebook, ovvero l'ennesimo tentativo di suicidio rituale su un social network

Diversi mesi fa avevo fatto suicidio rituale (ma non tanto) sul social network più insidioso del mondo: Facebook (o Fèisbuc, nella sua translitterazione italiana). Avevo mandato una letterina d'addio agli amichetti e avevo anche ricevuto risposte da persone che mi chiedevano di non farlo. Inutile.

Avevo impiegato ore cercando di eliminare tutti i miei dati, perchè le macchine da suicidio virtuali (come Seppukoo: http://www.seppukoo.com/) all'epoca erano state bloccate appunto da Facebook e compagnia bella.
Uno sbattimento incredibile.
E inutile. Perchè... sorpresa! Una volta disattivato l'account di Facebook avevo cercato di rientrare, per vedere cosa succedeva.
E cosa credete che successe? Niente, ricevetti un messaggio di bentornato da parte del team di Facebook, e scordiamoci 'o passato.

Scoprii che era tutto inutile, e il mio account era stato solo temporaneamente "spento". Ma riaccenderlo era questione di un attimo.

Presa dallo sconforto, dimenticai anche di eliminare tutte le foto dell'account.
Oggi, a distanza di mesi, anche per celebrare il Samahin, mi sono rimboccata le maniche e ho portato a termine (un po' piú di prima, almeno) il mio suicidio virtuale.

Ho eliminato circa 30 o 40 album di foto, 232 amici, le foto del profilo, la formazione accademica e tutto quello che era rimasto nei dati del profilo.
L'email non l'ho potuta cancellare, e nemmeno cambiare con una falsa. Però l'ho resa invisibile (era il massimo consentito).
Quello che resta ora è un profilo vuoto e le foto di me con gli altri. Porca troia. Circa 90. È tantissimo! E vabbè.

Ho anche copiato gli indirizzi email di alcuni amici che non avevo ancora tra i contatti di GMail.
E, come al solito, ho scoperto qualche altra vecchia amica che si è appena sposata (una ieri) o ha figliato.
Tutte che figliano.
Tranne me.
Alcune di loro sono diventate orrende. 'Ste facce cadenti, 'sti corpi deformi... uno schifo. Di quelle racchie non ho nemmeno salvato l'email.

Decidere quali indirizzi salvare non è stato difficile. Anzi, è stato abbastanza liberatorio disfarsi per l'ennesima volta di gente che mi è sempre stata sul cazzo o che non sento da ere.

Invece, vedere che i miei amici sono ancora tutti lí, a diventare scemi su Facebook... eh, quello sì che mi ha rattristato, cazzo.

La mia vita oltre Facebook (come dicono quelli di Seppukoo) è così (dove X è un interlocutore qualsiasi e N sono io):
caso 1:
X: "C'è questo gruppo carino... Ce l'hai Facebook?"
N: "No"
X: "Ah. Bè, se guardi su Facebook lo trovi..."

caso 2:
X: "Ti dó il mio Facebook"
N: "No, non ce l'ho, dammi l'email"
X: "Ah. Bè, cercami su Facebook!"

caso 3:
X: "Ti dó il mio Facebook"
N: "No, non ce l'ho"
X: "Ah. E perchè, scusa?"

3B:
X: "Ti dó il mio Facebook"
N: "No, non ho Facebook"
X: "Perchè?"
N (presa bene): "Tra le altre cose, perchè una volta che metti una foto su Facebook non è piú tua, ma diventa di proprietá di Facebook"
X: "Ah. Bè, basta che non metti foto, no?"
(variante 1 di X): "Ma è così divertente taggare le foto su Facebook!!".
(variante 2): "Tanto quelle che metto su Facebook sono tutte foto del cavolo!".
(variante 3): "E come fai allora a stare in contatto con la gente che conosci?").

Forse l'ultima variante è la piú fastidiosa.

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odio dormire con i gatti

Che bello avere un gatto in casa!!

Che brutto svegliarsi mille volte durante la notte perchè qualcuno ha lasciato in camera vostra il gatto e il feline ha passato la notte muovendosi sulla vostra faccia / pancia e singhiozzando per una palla di pelo incastrata in gola!!

Comunque è anche bellissimo svegliarsi tardi una domenica mattina (appunto perchè il gatto non vi ha lasciato dormire) e poi dopo cinque minuti scoprire che durante la notte si è passati all'ora legale. O solare. O serale. O illegale. Insomma, pensavo fosse l'una invece era ancora mezzogiorno!

La roba dell'ora legale non l'ho mai capita. Si suppone che se si aggiungono ore di luce da una parte bisogna toglierle da un'altra, e quindi che cazzo di senso ha?
Me lo potrete spiegare mille volte ma non la troveró mai un'idea decente. Anzi, se becco quello che si è inventato 'sta cazzata ci litigo.

Quello che bisognerebbe fare per risparmiare risorse è fare pagare l'elettricitá un casino di soldi a quelli che sprecano, che lasciano tutto acceso e vanno al mare, che mettono il frigo a palla per raffreddare le birre in poco tempo, che appena fa un po' di caldino appizzano l'aria condizionata che sembra di stare in un freezer, che lasciano il computer acceso tutta la notte perchè la mattina gli dá fastidio aspettare cinque minuti perchè si accenda, che a Natale montano il giardino come se fossimo a Las Vegas e che hanno 5 televisioni (una per ogni componente della famiglia) di norma tutte sintonizzate sullo stesso canale contemporaneamente.

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sábado, 30 de octubre de 2010

il divano caduto dal cielo

il divano caduto dal cielo

Quello che vedete nella foto si suppone che sia un divano, probabilmente un due posti, che però non dovrebbe trovarsi dove si trova.

È a 9 piani sotto di noi, su una terrazza dove c'è solo la piscina all'aperto e che in questo periodo dell'anno è sempre chiusa, e inaccessibile dalla strada senza una scaletta, una scimmia o un aiuto del genere.

Alla destra del supposto divano c'è un muretto. Oltre il muretto un salto di almeno un piano, ma forse anche un po' di più.

Se fosse stato lanciato da un balcone, non dovrebbe essere stato da un piano alto perchè il divano non è completamente distrutto, anzi, sembra aver retto bene l'impatto. Zolpho suggerisce un secondo piano al massimo.
Inoltre, non dovrebbe essere stato lanciato dal nostro condominio, dato che tra il nostro balcone (punto dal quale è stata scattata la foto) e la posizione del divano ci sono alcuni metri (non molti, in realtá, ma sufficienti a suggerire un lancio dal condominio di fronte piuttosto che dal nostro).

Se fosse stato lanciato dalla strada la cosa avrebbe potuto andare più o meno in questo modo: sarebbe stata portata una macchina, possibilmente un po' alta, fino sotto il muretto, si sarebbe saliti sul tetto della macchina con il divano in spalla e lo si sarebbe lanciato dall'altra parte del muro.
È una cosa senza senso, lo so, ma anche lanciare un divano dal balcone lo è!

In realtà l'ingegnere, da quel di Carpaneto Piacentino dove si trova in questi giorni, mi ha suggerito in conf-call via GMail che è molto più plausibile la teoria del lancio dal balcone, teoria appoggiata anche dalla rinomata pigrizia degli spagnoli nel buttare le cose (soprattutto quelle ingombranti).

Si accettano proposte. Il brain storming sul divano caduto dal cielo è aperto.

viernes, 29 de octubre de 2010

秋 + 心 = 愁い

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L'altro giorno è arrivato l'autunno a Valencia, però nessuno mi ha avvisato e io sono uscita vestita come al solito.
Il risultato è un bel raffreddore che mi ha tenuta in casa un paio di giorni e mi ha dato la possibilitá di perdere soldi delle lezioni e di studiare kanji.
Comunque tranquilli, l'autunnno a Valencia non è poi cosí male!

PS: ho scoperto che il kanji di "malinconia" è formato da "autunno" + "cuore"...


evvai di ostello

Mi ha scritto Lucía, amica gallega che vive a Madrid.
Come sospettavo, per il ponte dell'8 di dicembre sará in vacanza anche lei. Come tutti gli spagnoli.
Io non sono spagnola quindi saró in sbattimento per il Noken.

Ieri mi sono buttata un po' giú cercando di fare una simulazione d'esame. Davvero non sono pronta e non credo lo saró in un mese.
Ma poi ho pensato a tutti i soldi che ho giá speso tra tassa d'esame e biglietto aereo Valencia - Madrid... Questo mi convince sempre a provarci. Almeno!

A proposito di soldi... oggi ho scoperto di avere 35 euro sul conto in banca. Come cazzo è potuto succedere?? Trentacinque!! Dio, praticamente sono nullatenente.
Settimana prossima mi pagano, ma nemmeno tanto... Quest'anno mi sembra tutto più difficile, economicamente parlando. Forse era così anche a settembre dell'anno scorso, e quasi sicuramente lo era dato che lavoravo meno, ma non mi ricordo, e sinceramente non ho voglia di andare a spulciare gli estratti conto di un anno fa, per poi magari scoprire che mi sbaglio.
A volte preferisco vivere nell'ignoranza. Questa è una di quelle volte.

Dato che la possibilità di farmi ospitare da Lucía sfuma, le possibilitá di alloggio a Madrid sono due:
ostello
CouchSurfing

Ci proveró con CS, e spero di trovare almeno qualcuno che mi ospiti una notte, giusto per risparmiare un po' sull'ostello che, sono quasi sicura, mi toccherà pagarmi.

E intanto se c'è qualche anima buona a Madrid con un angolino di casa libero mi faccia sapere...

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jueves, 28 de octubre de 2010

96

96 kanji in 4 giorni. non c'è male. siamo a metá.

miércoles, 27 de octubre de 2010

per quelli che (ancora) vivono in Italia

Cliccate su questo link:
http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_trasparenza.asp

..e compilate il modulo inserendo il testo qui riportato, o uno simile (ma leggetelo tutto!):
" Con riferimento all'annuncio del Presidente del Consiglio On.Silvio Berlusconi di inviare ad ogni famiglia italiana il libro "Due anni di governo", mi preme comunicarVi che desidero assolutamente NON riceverlo,essendo un mio diritto in base alla legge per la tutela della privacy n. 675/1996 ed il relativo D.P.R. n. 501.../1998, nella fattispecie articolo 13 comma e, e che la spesa relativa che si risparmierà venga messa a disposizione del Ministero della Pubblica istruzione e/o del Ministero della Sanità. Ringraziando per l'attenzione porgo distinti saluti. "

Lo so che tutti voi, esattamente come me, il libro di Silvio lo volete! E in duplice copia, per regalarlo agli amici sfortunati che vivono all'estero e che Silvio non si caga piú da tempo, ormai.
Ma è per una buona causa!
Ah, il link me l'ha mandato oggi mia sorella ma non mi chiedete dove l'ha pescato.

imprese impossibili

È possibile studiare 200 kanji in una settimana? Non lo so ancora, ma posso dirvelo tra pochi giorni, dato che ci sto provando.
Il NOKEN è sempre più vicino e io non so ancora nulla della grammatica per il livello N4, ma per ora, appunto, mi concentro sui kanji.

Nel frattempo ho elaborato un piano ingegnoso per la prossima impresa impossibile.
Ho (quasi) deciso che se la Pepe si sposa vado a Istanbul in macchina!
Ora, so che le due cose sembrano non c'entrare nulla l'una con l'altra. Anzi, suona più come una sfida, come quelle di Rock Lee in Naruto. Se non riesco a fare 2000 flessioni su un dito mi faccio 3000 giri del villaggio a pino (= camminando sulle mani).
Niente di tutto ció, non mi sto punendo e non mi sto allenando per diventare ninja.
Ma si dá il caso che la Pepina si sia innamorata di un fotografo, e che il fotografo in questione sia TA-DAA turco. E si dá anche il caso che, dato che il povero turco non riesce ad uscire liberamente dal suo Paese, la Pepe si è praticamente trasferita a Istanbul, tornando a casa ogni tre mesi per rinnovare il visto.
La cosa sembra mooolto seria.

Ma c'è un problema. Avete idea di quanto costa un biglietto aereo Valencia - Istanbul??? Un'esagerazione. Almeno per me, che questo mese sono davvero povera poverella.

Il mio piano consiste semplicemente nel trovare una macchina e almeno 3 compagni di viaggio (4 sarebbe fantastico). Insomma, una quisquilia.
Per ora ho un compagno di viaggio (l'Ale). E viaMichelin che mi dice che i chilometri da Milano sarebbero circa 2000, da fare in 20 ore di viaggio e spendendo 230 euro tra benzina e pedaggi (solo andata).

Non sappiamo ancora quando si sposa la Pepe, ma sappiate tutti che abbiamo giá aperto le iscrizioni per la gita.

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lunes, 25 de octubre de 2010

appunti ① > 注ぐ

Posso usare il blog per prendere appunti?Grazie.

Il kanji di POUR 注 ho deciso che e’ formato a sinistra dall’acqua, o comunque da qualcosa che viene VERSATO, e a destra dal PRINCIPALE. Puo’ essere un’insalata condita, no? Io dico di si.Ed ecco 注ぎます。 
Spero di non dimenticarmelo piu! Scusate gli errori di punteggiatura, colpa della tastiera giapponese, mica la posso cambiare ogni volta che devo scrivere un accento, eh.

auguri per la monda

Ancora una foto della serie "La Monda e le fontane" perchè oggi è il suo compleanno. Della Monda, non della fontana. Notare che questa frase scritta in inglese non avrebbe avuto bisogno di delucidazioni.

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Alcuni aggiornamenti veloci perchè ho davvero poco tempo:

1. Abbandono Kendo, i motivi all'aggiornamento 2.
2. Il NOKEN 3 è sempre più vicino, devo studiare 180 nuovi kanji e ho pochissimo tempo per farlo. Per non parlare della grammatica...
3. La Proce è arrivata a Roma, dopo essere partita da Exeter in bicicletta a settembre, con solo una breve sosta tra Basilea e Como (http://hoopdriver.blogspot.com/2010/10/bravo-roma-with-stops.html). È la mia eroina, e non in senso di droga.
4. Ho imbiancato la sala, e finalmente casa nostra non ha l'aspetto di un appartamento erasmus, bensì di una casa quasi normale, a parte i colori che la fanno molto film di Ozpetek, come direbbe Jamo.
5. Questo mese sono povera, ma non è un grande aggiornamento... :)

miércoles, 6 de octubre de 2010

il mio shinai si chiama quattordici

Un dato importante che è meglio se mi ricordo e non faccio casino con i numeri.
Qua - ttor - di - ciiiii.

I miei problemi di stomaco - intestino - anima si sono presi un periodo di riposo, quindi ieri sera ne ho approfittato per andare al Castillo.
Dicesi Castillo (per chi non è mai stato a Valencia): uno dei bar più zozzi di Spagna, con un bagno che gli fa una pippa al cesso più sporco di Scozia, e dove però la birra costa verameeeeente poco.

Invitati: PalliLivorno (Francesco), che forse questa volta si ferma definitivamente in Spagna, anche se ancora non sappiamo dove, con un'invitata erasmus (altra livornese), Michele, Fernando il bagnino simpatico, Inma (la donna comodino più volgare di Cordoba), io e Zolpho. Insomma, una rimpatriata tra gentaglia che non si vedeva da un po' di tempo

Io inizio tranquilla, con un quinto de cerveza. E penso di fermarmi lí.
Poi peró il secondo arriva subito, veloce veloce, che non me ne accorgo nemmeno!
E dopo il terzo non li conto nemmeno piú.
Addirittura convinco la livornese a fermarsi per due o tre birre in più. Poveretta, non riusciva mica ad andarsene.
E verso la fine mi bevo anche la birra di Zolpho.

Vedo una mia alunna (male, molto male) ma la confondo con un'altra, la presento come "Sara", ma poi penso che forse non si chiama Sara, e quando va via cerco il suo nome sulla rubrica però niente, il vuoto assoluto. Dopo tre ore mi verrá in mente il nome "Jenny".

Intanto siamo rimasti io, Zolpho e la donna comodino. Loro due parlano di lavoro e io ancora penso alla finta Sara senza ricordarne il puto nombre, e penso anche se ha fatto in tempo a vedermi in situazioni imbarazzanti oppure no.
Scopro che la donna comodino è una persona serissima, se non è sbronza e non ha bisogno di accoppiarsi.

Alle 22:30 io e zolpho riusciamo ad arrivare a casa, preparo una aglio e olio, giochiamo a scopa (perdo due partite su due), e poi in men che non si dica si fanno le due di notte e ancora non dormo...

Alle 7:45 questa mattina suona la sveglia, e io indugio diversi minuti nel letto, e quasi quasi decido di non uscirne, ma... perderei la prima lezione di Kendo, e non è un bel modo per iniziare, no no no.

Quindi mi alzo e vado, ma a pochi metri da casa trovo un gattino, piccolissimo e sporchissimo, che grida come un matto fuori dalla vetrina di un ufficio. Non so cosa fare perchè mi si stringe il cuore a vederlo cosí solo e disperato, e a un passo dalla morte per investimento su Primado Reig. Ma decido di occuparmene piú tardi.

La prima lezione di Kendo è una sorpresa continua.
Primo. Uno dei compagni e addirittura l'insegnante sono miei compagni di corso in Giapponese Basico IV con la prof. Kayo.
Secondo. Il gruppo non è di iniziazione al Kendo, bensí misto, quindi noi che facciamo lezione per la prima volta ci alleniamo con kendoka di medio e di alto livello.
Terzo. Ho uno shinai tutto per me, e me ne devo ricordare il numero, pena una gran figura di merda. Quattordici.
Quarto. Mi piace un casino gridare durante gli attacchi, e mentre all'inizio i miei non erano per niente gridi di battaglia, a un certo punto, all'improvviso, mi sono accorta che avevo alzato la voce in maniera spaventosa (nel senso che faceva paura, anche a me).

All'uscita da Kendo il gattino era nascosto in un cespuglio, ma continuava a piangere.
Gli ho portato pappa di pollo e un po' d'acqua. Era terrorizzato e tremava tutto, e io pensavo a quanto deve essere traumatico nascere in un posto come l'incrocio tra Primado Reig e Gomez Ferrer a Valencia, così rumoroso, con le ambulanze del Clinico che passano in continuazione e la gente che in flussi continui corre per andare al lavoro, all'università, alla metro, a prendere l'autobus che se ne sta andando...
E ho pensato al "Profumo" di Suskind, e a come mi è sempre rimasta impressa nella mente la scena della nascita del protagonista, sotto una bancarella del luogo più maleodorante del mondo (il mercato di Parigi, se non sbaglio), cosa che lo segnerà per tutta la vita e lo porterá alla gloria e infine al delirio. Non voglio mica che quella palletta di pelo faccia la stessa fine! Ma non posso portarlo a casa senza prima averne parlato ai coinquilini.

Per fortuna un ragazzetto mi ha visto ed è rimasto con me a dare la pappa alla bestiola zozza (mangiava come uno che non mangia da giorni), e alla fine si è deciso a portarselo a casa.
Con una scatola vuota di fogli per fotocopie e una vecchia maglietta di Sara. Nella scatola il gattino si è subito calmato. Forse ha anche dormito, con il pancino pieno.

Sono tornata a casa tranquilla anche io.

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domingo, 3 de octubre de 2010

spariamo alla gente infighettata

È domenica 3 ottobre 2010, e andiamo al mare a fare il bagno perchè sì, perchè qui sta finendo l'estate, e non sta iniziando l'inverno come in tanti altri posti.
Scusate, ma questa cosa mi fa impazzire.

Vi ho giá parlato della mia nuova prof di giapponese?
Ora sono iscritta al corso di Giapponese Basico IV (dái, ancora pochi mesi e passo a Intermedio!!), e speravo di avere di nuovo la mia Sensei, invece no.
All'inizio ero un po' presa male, lo devo ammettere... ma poi ho conosciuto la nuova prof. È una giapponese di 39 anni più bassa di me, che si è presentata con il suo nome scritto su un foglio di carta decorato con le faccette di Hello Kitty.
È uno spasso e a lezione si porta mille giochetti fatti da lei: palloni gonfiabili colorati, palette per scrivere il nostro nome (rigorosamente in katakana), telefoni finti di plastica, oppure di carta con il velcro per mettere giù la cornetta.. è un genio.

La prima lezione è stata di ripasso. E devo dire un po' traumatica, dopo la lunghissima pausa estiva. Infatti non è servito quasi a nulla portarmi l'Hiragana Times in vacanza in Italia...
Però venerdí ho saltato la prima vera lezione per colpa del maledetto virus intestinale. Lo odio.

Vi lascio con una foto che fa tanto ridere la zia:

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viernes, 1 de octubre de 2010

zolpho bacia il gatto e a me non mi caga

Dimentico sempre di mettere online le foto del gatto nuovo!
Eccone una di oggi, con un bel bacio tra lui e Zolpho:

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