jueves, 30 de septiembre de 2010

oggi solo liquidi

Ieri ho redatto una piccola lista di cose da fare, nella quale figurava, tra l'altro "prendere un appuntamento con il dottore".

I miei insoluti problemi di stomaco non mi danno tregua da quando sono tornata a Valencia dopo le vacanze estive.
Ho anche ricominciato a prendere il protettore gastrico che mi ha salvato le vacanze in Italia (come avrei potuto passare un mese tra Puglia, Marche e Umbria senza poter mangiare tutto quello che volevo?? Che supplizio sarebbe stato!! Omeprazol, I love you).

Ma i non meglio definiti disturbi degli ultimi giorni mi avevano convinto che era il caso di andare dalla dottoressa mordi-e-fuggi (la dottora più veloce del Levante).

Solo che questa mattina, quando ancora faceva buio, sono stata di nuovo svegliata da quel cazzo di gatto che si lamentava in corridoio.
Mi sono alzata, ho aperto la porta della mia stanza, l'ho messo sul mio letto e l'ho coccolato nella speranza che si addormentasse. Invece quello stronzo sta con tutti in casa, persino con gli ospiti sconosciuti, tranne che con me, quindi è tornato in corridoio a lamentarsi.

Non solo non mi sono più riaddormentata, ma ho anche scoperto di avere un dolore al fianco destro dello stomaco e -come dice la Monda- idrocagotto, o -come dico io- la cacca spray.

Dato che non mi passava, e dato che sono incredibilmente paranoica e ultimamente anche ipocondriaca, ho subito pensato al peggio (tipo una bella peritonite).

A fatica ho svegliato Mr. Z e mi sono fatta portare dal mio medico.
Il mio medico non c'era.
Dopo aver fatto la coda ho chiesto una visita d'urgenza e me l'hanno data solo perchè avrei detto che se nessun medico mi vedeva lì allora andavo al pronto soccorso.

Faccio la coda anche per la visita d'urgenza, ma mi deprimo perchè succede questo: tra un paziente e l'altro mi infilo nello studio della dottoressa e vorrei chiedere quanto devo aspettare, più o meno, per la visita, anche perchè la cacca spray ogni tanto si fa sentire e mi piacerebbe tanto andare a fare un giro al cesso.
Ma sono stanca e deboluccia, non ho mangiato nulla da ieri sera (a parte un biscotto per mantenermi in vita), sono accecata dall'ipocondria, e l'unica cosa che mi esce dalla bocca è "Ho una visita d'urgenza".
A questo punto la dottoressa fa la stizzita e mi chiede se ho la febbre. Le rispondo di no. Allora devo aspettare e far passare avanti tutti quelli che hanno l'appuntamento, perchè tu non ce l'hai l'appuntamento, hai solo l'urgenza, quindi a meno che non sia una vera urgenza aspetti.
Mormoro qualcosa tipo "Scusi, era solo per sapere", torno a sedermi e dico a Zolpho che la stronza non mi vedrà mai.
Ho un'urgenza quindi aspetto e faccio passare quelli che non hanno fretta!! Ma che ragionamento è??
Odio tutti gli anziani che mi passano avanti, uno per uno, che non hanno un cazzo da fare tutto il giorno e che ci impiegano 45 secondi per fare un giro completo su loro stessi e chiudere la porta dietro di loro, e che si fermano a chiacchierare dei nipotoni con la dottoressa che li conosce personalmente e li chiama tutti per nome.

Ma il mio momento alla fine arriva. E la stronza mi lascia davvero per ultima, nonostante io faccia alcuni sforzi di tipo teatrale tutte le volte che lei esce dallo studio per chiamare i pazienti.

La visita è la cosa più divertente, come al solito.
Le dico dove mi fa male, mi fa sedere sul lettino, e intanto va a rovistare in un mobile.

Prende un guanto di lattice monouso e lo indossa. Io già mi spavento un po'.
Continua a rovistare. Cassetto, altro cassetto, ripiano, buste di carta formato gigante e mobiletti varii, il tutto con il guanto non più sterile. Intanto mugugna qualcosa che non capisco ma che suona come un "..dove ho messo il mio..?".

Tutta questa tensione mi alza i battiti cardiaci. Cosa tirerà fuori?? E dove me lo vorrà infilare??
Per fortuna alla fine torna verso di me, senza nulla in mano (l'ha proprio perso, qualsiasi cosa fosse), mi alza la maglietta e inizia a palparmi la pancia.
"Qui ti fa male? E qui? E se faccio così? E con la gamba destra alzata? E con la lingua di fuori? E con un dito nel culo?".
Mi schiaccia e mi rischiaccia in tanti modi differenti, modi strani e da me mai sperimentati prima, e mi fa male, ma è un male che sentirei anche se mi sentissi da dio e non avessi nessun dolore! Lei è sempre più incalzante, si sta innervosendo perchè io, invece di rispondere sì o no, faccio smorfie intraducibili.

Il fatto è che mi sta schiacciando talmente tanto che non so nemmeno più se quello che sento è dolore interno o esterno.
Allora le dico: "Bè, ma schiacciando così farebbe male anche in condizioni normali, no?".
"Ma ti fa male COSÌ O NO??".
Rispondo una cosa qualsiasi perchè mi ha fatto paura, oltre che male, prende lo stetoscopio (si chiama così, no? e non è quello per guardare fuori dai sottomarini), continua a controllarmi, mi fa un altro paio di domande alle quali io rispondo male come al solito, e visita finita.

Risultato: virus intestinale, lo stomaco non c'entra un cazzo, per oggi solo cibi liquidi (ossimoro, no?), riposo, un beverone per reintegrare i sali minerali e 3 giorni di malattia.


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miércoles, 29 de septiembre de 2010

cavoli e cavoletti!!

Da giugno non compriamo più la verdura al supermercato, e nemmeno in negozio.
Quello che ho deciso di fare è di prendere contatto con dei contadini che fanno un servizio bellissimo e funziona cosí:

- si chiama
- si prenota una cassa di verdura
- a seconda di dove uno vive, si fa portare la cassa di verdura in un determinato punto della cittá. Noi la ritiriamo dal biciclettaro di Benimaclet il martedí!

La cassa costa 10 euro e contiene verdura di stagione, sempre diversa. Quello che c'è, c'è. Il resto, se proprio lo voglio, vado a comprarlo dal nuovo fruttaro pakistano sotto casa (che in pochi giorni già ci stava provando con la povera Sarita, e meno male che lei ora ha cambiato casa).

Ovviamente la verdura è sempre buonissima e ha un aspetto diciamo campagnolo, cioè secondo me genuino e sano (in altre parole, non ha la faccia della verdura confezionata e congelata e scongelata e lavata e rilavata del supermercato).
Nell'insalata ci trovo sempre mille lumachine che tengo da parte e poi porto nell'aiuola qua sotto.

La cosa interessante a livello personale è che ho imparato a mangiare verdure che non avevo mai cucinato, o che addirittura non avevo mai visto in vita mia (di queste non conosco ancora il nome). Con alcune, dato che ci conosciamo ancora molto poco, di solito invento ricette, che possibilmente si adattino ai miei problemi di stomaco...

Questa settimana mi sono inventata una ricetta davvero buona, che è piaciuta addirittura a Zolpho, e che trovate qui:
http://ricettedellanally.blogspot.com/2010/09/cavoli-e-cavoletti-al-forno.html
Enjoy!

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anno nuovo

Lo so che è settembre e non Capodanno.

Ma si dá il caso che questo mese coincida con l'inizio dell'anno accademico, e quindi per una prof (perchè io SONO una prof!) anche con l'inizio dell'anno lavorativo, che inizia poco a poco, uno studente alla volta.

Inoltre, dato che non ci facciamo mancare nulla, per noi settembre è anche il mese in cui cercare eventuali nuovi coinquilini, perchè siamo rimasti ai tempi in cui questo in cui viviamo era un appartamento di studenti, i quali -si sa- cercano casa appunto a settembre...

Il risultato è che settembre è stato un mese di transizione, con gente che andava e veniva, poco da lavorare ma molto da fare.

Ora in casa abbiamo:
- tutte le finestre nuove
- un gatto (nuovo)
- un portoghese nuovo (perchè Sara è andata via)
- una spagnola nuova (in casa nostra non si vedevano spagnole d.o.c. da almeno un paio d'anni)

Le finestre sono una figata e sono il motivo che mi sta spingendo a fermarmi in questa casa invece di cercarne una dove andare a vivere con Mr. Z.

Il gatto è nero e simpatico, e abbiamo capito che quando si lamenta è solo perchè si annoia e vuole giocare con qualcuno.

Il portoghese si chiama Nelson e fa l'istruttore di ginnastica per bambini, o qualcosa del genere. Sembra simpatico e gentile. Ma vedremo come andrà a finire.

La spagnola si chiama Marta, è la mamy del gatto, ha un fidanzato italiano (il che è un gorssissimo punto a suo sfavore) , sbatte le porte alle 7 e mezza del mattino e odia le mie nuove tende blu che ho messo in sala. Democrazia vuole che io le tiri giù. Odio le spagnole e odio la democrazia.


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miércoles, 8 de septiembre de 2010

quando metti piede in Spagna

Quando metti piede in territorio spagnolo meglio iniziare fin da subito a lasciare da parte alcune cose. Come ad esempio l'impazienza.

Dover aspettare 10 giorni per lo sviluppo dei rullini delle vacanze era qualcosa che non mi aspettavo, sinceramente. Nemmeno con il tipico traffico settembrino degli studi fotografici.
Tra l'altro, tutto è dovuto al fatto che, alla consegna dei rullini, nessuno nello studio si era accorto che mancava la carta matte. Quindi io oggi come una scema sono andata a ritirare il nulla.
Ma incredibilmente non mi sono arrabbiata.
È che ormai sono in Spagna.

la lumachina de la huerta

viernes, 3 de septiembre de 2010

la Critical Mass di settembre a Valencia è OGGI!!

La Critical Mass a Valencia ha luogo ogni primo venerdì del mese alle 19:30 in Plaza de la Virgen.
Quindi oggi ce n'è una! Enjoy.

PS: la foto e il flyer non sono miei, ma sono stati pubblicati da Eva sul gruppo di CouchSurfing Valencia en Bici.
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