A Granada mi sono sentita a casa, perchè ad ogni angolo c'erano gay e studenti di belle arti.
Praticamente come a Carrara.
Non ho fatto nemmeno mezza foto a cattedrali e chiese perchè ero troppo impegnata a documentare le scritte sui muri, per terra, sui garage, sui mezzi pubblici, i cestini, le campane per riciclare il vetro, le porte delle chiese, le saracinesche dei negozi, i segnali stradali, le panchine....
Mi sono innamorata delle scritte di Granada.
E dell'Alhambra, perchè la vedi da fuori e pensi che non vuoi dare dieci euro per entrarci perchè è un parallelepipedo anonimo e liscio che non promette nulla di bello...
...o come le mosche...
O come una bambina troppo bionda per stare tra queste mura arabe.
E passare le giornate a inseguire la luce tra i patii...
e le fontane più rilassanti del mondo e gli angoli misteriosi...
e le stelle nei soffitti a volta.
1 comentarios:
a parte che fai delle foto spettacolari ..leggerti e guardarti mi fa venire voglia di andare in spagna : D .....dovrò farlo prima o poi
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